UOVA E OVOPRODOTTI, UN BUSINESS DA 1,5 MLD DI €
Secondo i dati di Assoavi (Associazione Uovo Italiano), che con circa 400 associati è la più significativa realtà italiana di settore, il mercato italiano delle uova e degli ovoprodotti è in piena salute e ci sono ancora margini di crescita. Il nostro Paese, infatti, è più che autosufficiente per il proprio fabbisogno, con una percentuale di produzione e consumo pari al 106%(l’eccesso è avviato all’esportazione). Intanto crescono le performance degli ovoprodotti in GDO. 850.000 tonnellate, è a quanto ammonta la produzione agricola italiana di uova in termini di volumi, per un valore di 1,2 miliardi di euro; il fatturato dalle vendite del prodotto finito (confezionato o sgusciato) è pari invece a 1,5 miliardi di euro. La produzione è assicurata da oltre 42 milioni di galline, presenti in 3.400 allevamenti, di cui circa 1.000 con capacità superiore ai 1.000 capi. Geograficamente parlando, quasi la metà delle uova italiane proviene dal Nord, con le regioni della Lombardia, del Veneto e dell’Emilia Romagna come principali afferenti: con una quota intorno al 17% ciascuna. Sempre secondo le stime di Assoavi, circa il 40-45% delle uova italiane sono utilizzate per gli ovoprodotti: una percentuale molto più alta rispetto a quella degli altri Paesi europei. Gli stessi prodotti che sono esportati in almeno 90 nazioni nel mondo. Anche la GDO si è accorta delle potenzialità del segmento, in forte crescita (oltre il 40%), che innalza il percepito delle uova sdoganandole dal concetto di commodity.