AGRICOLTURA 4.0 RIVOLUZIONERA' L'AGROALIMENTARE
“Ciò che non si misura, non si migliora”. E’ con questo semplice ma importantissimo concetto che opera l’Agricoltura 4.0, ovvero l’insieme degli strumenti tecnologici interconnessi, dai droni ai sensori, dal blockchain ai Big Data, dai software di elaborazione a tutto l’universo dell’Internet of Things, che renderanno l’agricoltura, che mai come in questo periodo attrae i giovani, sempre più digitale e dunque sicura, sostenibile e produttiva, migliorando la qualità dei prodotti e le condizioni di lavoro.
In Italia però l’Agricoltura 4.0 è ancora poco utilizzata: vale 100 milioni, ma solo l’1% della superficie nazionale coltivata utilizza queste soluzioni; il trend è comunque di una crescita molto veloce, che nel 2018 potrebbe essere a due o anche a tre cifre, quindi più che triplicata sia come mercato che come espansione territoriale. C’è anche da dire che quello che sta decollando è un mercato sano, che non gode per ora di incentivi pubblici, quindi è basato soltanto sugli investimenti delle singole aziende. I settori che corrono più velocemente sono il vitivinicolo e il caseario e la trasformazione digitale dell’agricoltura riguarda migliaia di aziende, sia grandi che piccole. Non ci sono particolari differenze di dimensioni e nemmeno territoriali e c’è un dinamismo interessante anche al Sud.
In Italia però l’Agricoltura 4.0 è ancora poco utilizzata: vale 100 milioni, ma solo l’1% della superficie nazionale coltivata utilizza queste soluzioni; il trend è comunque di una crescita molto veloce, che nel 2018 potrebbe essere a due o anche a tre cifre, quindi più che triplicata sia come mercato che come espansione territoriale. C’è anche da dire che quello che sta decollando è un mercato sano, che non gode per ora di incentivi pubblici, quindi è basato soltanto sugli investimenti delle singole aziende. I settori che corrono più velocemente sono il vitivinicolo e il caseario e la trasformazione digitale dell’agricoltura riguarda migliaia di aziende, sia grandi che piccole. Non ci sono particolari differenze di dimensioni e nemmeno territoriali e c’è un dinamismo interessante anche al Sud.